Il mio non è e non vuole essere un sito/blog che si occupa in maniera approfondita di tecniche di allenamento,o che disquisisce delle migliori tipologie e tecniche applicate alla metodologia dell’allenamento,ma vuole dare alcune indicazioni su quello che è l’allenamento nel ciclismo,mtb,mtb-enduro e bici da strada.
Non perchè seguendo i miei consigli si diventerà dei fenomeni,oppure si andrà a vincere la Granfondo settimanale o il circuito domenicale,ma per ottenere i nostri e vostri piccoli grandi traguardi,divertendosi in sella alla bicicletta.
Tenendo ben presente che nulla è impossibile,ma nulla va preso sottogamba e con improvvisazione,perchè dobbiamo sempre tener presente che pedalando,magari in salita,si compiono sforzi fisici non indifferenti,anche se la nostra attività ha come solo scopo il cicloturismo .
Primo step necessario è sicuramente sottoporsi a visita medica approfondita e meglio se con elettrocardiogramma sotto sforzo.
Secondo step importante è programmare e preventivare un un numero minimo di uscite in bici e ore di allenamento,meglio se almeno tre uscite settimanali di circa due ore l’una.
Dotarsi di attrezzatura adeguata:abbigliamento tecnico,soprattuto il pantaloncino,con fondello imbottito per evitare spiacevoli controindicazioni al soprasella,caschetto protettivo,dotarsi di un mezzo adeguato,non necessariamente un mezzo super tecnologico,superleggero con tutti gli optional all’ultima moda,l’importante è provare e sentire l’aria in faccia e il proprio respiro che aumenta quando spingiamo sui pedali e scaliamo il primo cavalcavia.
Che grande soddisfazione,la prima conquista del primo GPM!! Dopo l’affanno con il cuore che batte fortie,quell’attimo in cui si finisce di salire,si comincia a scendere e quasi senza pedalare il cuore ritorna a battere tranquillo,il vento e la libertà si tocca,si respira.è li che ci sbatte sulla faccia…..questa è l’essenza e la bellezza del ciclismo,il senso profondo di libertà e non ha importanza quale livello di performance abbiamo raggiunto,la sensazione è sempre quella,sempre uguale,sia per il bambino che sale per la prima volta in bici,che per il famoso professionista che scale le montagne del Tour de France o Giro d’Italia.
Il senso di libertà assoluto e’ la magia del ciclismo.